I primi passi verso ... la parola
- una mamma in famiglia
- 26 dic 2023
- Tempo di lettura: 2 min
In un articolo precedente abbiamo cominciato a parlare del linguaggio, di come ci si aspetti che questo si presenti, spontaneamente, ad una certa eta' del nostro cucciolo.
Naturalmente, quando si parla di bambini molto piccoli, di poco piu' di un anno il momento in cui iniziano a parlare e' molto variabile.
Ci saranno bambini che inizieranno a parlare dopo aver compiuto un anno ed altri invece che inizieranno piu' tardi.
Ma come genitori, famiglia e persone che curiamo questi bambini piccoli, quando dobbiamo cominciare a pensare se siamo nella normalita' e come capire, invece, se siamo davanti ad un'eccezione?
Questo articolo e' destinato solo a quei casi considerati "comuni", ovvero non tratteremo quei casi in cui il ritardo del linguaggio sia legato ad altre patologie.
Perche' questa scelta?
Perche' questo Blog non ha carattere medico e scientifico, perche' non ci potremo mai sostituire a medici e specialisti.
E, soprattutto, non vorremmo orientare nel modo sbagliato famiglie e genitori, nel percorso di crescita di quei bambini che richiedono invece un'attenzione maggiore.
I bambini, da quando cominciano a percepire l'ambiente circostante, cominceranno a comunicare utilizzando gli strumenti che hanno a disposizione.
Proprio come nell'evoluzione della specie umana, partiranno da strumenti "rudimentali" quali il pianto, il sorriso, uno sguardo poi passeranno a gesti, a lanciare cose o ad afferrare oggetti per poi arrivare a veri e propri suoni.
Il comunicare con l'ambiente esterno e' un passo obbligatorio per la crescita all'interno della nostra societa', motivo per cui, solitamente, questo passaggio avviene naturalmente.
Ma come sempre ci sono delle eccezioni.
Per varie motivazioni i nostri bambini potranno decidere di far evolvere la propria comunicazione, altri invece si fermeranno ad un livello non verbale o svilupperanno un linguaggio ben diverso da quello che sentono tutti i giorni.
Per tutti questi bambini sara' necessario capire quali sono le cause dietro questa mancanza.
Perche', come genitori, ci dobbiamo preoccupare della mancanza del linguaggio?
Non per noi, ovviamente, ma per i nostri figli.
Perche' il linguaggio e' lo strumento naturale di comunicazione e privarli della possibilita' di crescere, di essere autonomi, realizzati ed integrati nella societa' e' un grande errore che, come genitori, non vorremmo mai commettere.
Quindi cosa fare se nostro figlio superati i due anni non parla, o meglio non comunica con noi utilizzando almeno le rudimentali parole del nostro linguaggio?
In questi articoli parleremo di quella che è stata la nostra scelta di genitori, accenneremo ad altre possibilità e lasceremo ai genitori la scelta di fare quello che sentite potrebbe essere la vostra scelta.
Come leggerete spesso su questo Blog, i bambini piccoli non sono dei robot, il cui comportamento è sempre lo stesso per qualsiasi "modello".
Per fasce di età simili ci saranno dei comportamenti simili, e quando ci accorgeremo che la differenza di comportamento è ben lontana dalla similitudine allora sarà il momento di affrontare questa differenza.
Non perché questa sia un problema ma perché non sia uno svantaggio per il nostro cucciolo.
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