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Le prime paroline... e se non parla

Aggiornamento: 11 dic 2023

Mentre era in pancia il nostro piccolino non parlava, anche se per tante mamma, i movimenti o i suoni che si sentivano, verso gli ultimi mesi della gravidanza, erano come delle parole, udite sicuramente dal nostro cuore.

Una volta nata/o, per i primi mesi, quello che sentiremo sono versetti e suoni, alle nostre orecchie, sempre dolcissimi.

Ma piu' il tempo passa piu' ci aspetteremo di sentire le prime lettere, per la mamma di sentire una M sempre piu' lunga e magari accompagnata da una A.. e per i papa' una bella e forte P... ed ovviamente la nostra A.

I primi suoni, simili al nostro linguaggio, saranno percepiti, a seconda del soggetto come "nonna", "nonno", "pappa"...

E tutti quelli attorno al nostro piccolino giureranno di aver sentito proprio la parolina tanto desiderata!

In alcuni bambini, la maggioranza, i primi versi (la lallazione) si presentano nei tempi prestabiliti e diventeranno le prime paroline.

In altri, invece, non sempre questi si trasformeranno in parole.


E quando non si trasformano in parole della nostra lingua cosa accade?

A volte restano dei versi, a volte i versi scompaiono per fare spazio ad un linguaggio inventato dai nostri figli, altre volte dai versi si passa al niente.

Prima di continuare il post premetto che questo articolo non ha carattere scientifico, ma e' il racconto di un'esperienza vissuta.


Dicevamo la nostra piccolina o il nostro piccolino, arrivata l'eta' in cui dovrebbe cominciare a comunicare con noi, utilizzando anche il nostro "naturale" linguaggio, non inizia come ci si aspetterebbe.

Ogni bambino e' differente.

Cosi' come la crescita fisica non e' uguale per tutti cosi' anche il linguaggio non si sviluppa nei bambini nello stesso modo e con le stesse caratteristiche.

Per lo sviluppo fisico ci si basa su delle scale di crescita (i famosi percentili).

Pero' quando allarmarsi?

Quando come genitore, e' importante capire che non si tratta di una semplice "fluttuazione" all'interno di un intervallo considerato "adeguato" per l'eta'?

Sicuramente in gioco entrara' la soggettivita' dei genitori, e le reazioni saranno le piu' differenti.

Ci saranno genitori che minimizzeranno la situazione, altri che si faranno prendere dal panico e sottoporranno i loro figli a visite mediche accurate, perche' il loro bambino/a non e' "normale".

Ci saranno altri, come abbiamo fatto noi, che lo accompagneranno in questo viaggio per trovare la via di comunicazione piu' efficace, quella della societa' in cui viviamo.


Prima di tutto come e quando capire la situazione che ci si sta presentando?

Abbiamo parlato di curve di crescita che danno un'indicazione se nostra figlia/o sta crescendo adeguatamente rispetto all'eta'.

Una cosa analoga esiste per lo sviluppo del linguaggio.

A seconda dell'eta' del bambino ci si aspetta che "conosca" ovvero sappia pronunciare, utilizzare e comprendere alcune parole.

Per esempio nel "vocabolario" di un bambino di 2 anni dovrebbero esserci circa 50 parole, in un bambino di 3 anni.. 150 parole e via dicendo.

Per ogni eta' e' possibile identificare anche la velocita' di apprendimento.

Per fare un esempio, mediamente un bambino per imparare le prime 50 parole fara' leggermente piu' fatica di quella che fara' un bambino per imparare le prime 150.

Ma parleremo di questo in altri post.


Torniamo all'origine del nostro messaggio.

Abbiamo detto che ci sono delle indicazioni per capire se il nostro figlio/a ha un linguaggio adeguato per la sua eta'.

Ovviamente in questo post non ci preoccuperemo di quei bambini che hanno nel loro vocabolario 46 su 50 parole, ma di quei bambini che, passati i due anni, di parole non ne hanno quasi o se le hanno solo parole completamente "inventate".

Parole che, al suono, sembrano prese da lingue straniere mescolate insieme!

Ecco se voi siete in questa situazione allora e' sicuramente il momento di agire, e man mano nei nostri post, vedremo di presentare alcune tecniche.

Ma prima di "attaccare" la situazione vorrei portare l'attenzione agli aspetti, forse meno considerati:

  • comunicare efficacemente e adeguatamente e' uno dei nostri strumenti principali per vivere nel mondo;

  • la "mancanza" del linguaggio non e' un problema per i genitori, e' una situazione di svantaggio per i nostri figli;

  • non parleremo mai di "normale" o "non normale" parleremo di "adeguato";

  • non esiste vergogna o ritardo, e noi genitori possiamo essere di aiuto ai nostri piccolini, non solo seguendo la loro crescita fisica

Coraggio genitori rimbocchiamoci le maniche!

Questo tema e' talmente ampio che seguiranno alti post, ma intanto se avete domande o avete bisogno di un consiglio da una mamma in famiglia scrivetemi!





 
 
 

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